Cartocci e fagotti
Castagnaccio
Fiere e mercati
Il bifolco
Il latte appena munto
Il lesso non ci piaceva
Il letto
Il pane fatto in casa
La pasta fatta in casa
La porchetta
La torta sotto la brace a casa di Leontina
Le ciacciole
Le schiacciate
Le tagliatelle della nonna Ada
Mercati di Firenze
Panino con il lampredotto
Pranzo della battitura
Quando s'ammazzava il maiale
Tagliatelle con il sugo di coniglio
Venerdì baccalà


Mercati di Firenze

Ogni mercato è un carosello di colori, di voci, di personaggi particolari. Al mercato di San Lorenzo queste cose si esaltano ed il susseguirsi dei banchi lungo i corridoi, diventa un grande spettacolo.
I banchi della frutta con le piramidi di mele, di arance, i carciofi che da una cesta maremmana mostrano solo la testa, una composizione di radicchi che esprimono tutta la loro freschezza, una cassetta di zucchini con il loro fiore. Tutto è colore, la voce dell'ortolano che comunica la sua offerta. Insomma una meraviglia che purtroppo fatica a sopravvivere ai nuovi modelli di distribuzione.
Continuando il nostro giro passiamo davanti al vecchio banco dove si vendono trippa, zampa, testina e lampredotto, davanti al banco del macellaio che con una grande mannaia, da una bellissima costata di chianina taglia le bistecche, le tipiche fiorentine.
Ogni personaggio è un protagonista, qui non ci sono comparse e controfigure.
Ognuno di questi "bottegai" ciascuno per il proprio articolo è un grande imprenditore, un esperto di marketing, un grande venditore, da sempre ha messo in pratica i concetti fondamentali seguiti dai grandi supermercati nell'esporre i prodotti.
Ogni angolo dovrebbe essere fotografato, ogni personaggio raccontato nei particolari.
Da "Nerbone" possiamo mangiare un panino con il Lampredotto o con il lesso, possiamo continuare il nostro giro e fare la spesa da questi antichi bottegai che quando ti servono riescono a farti sentire come l'unico loro cliente.

home info forum contatti racconti ricette immagini servizi

Copyright © 2000-2005 Ribollita.com
Tutti i diritti riservati. E' vietata la riproduzione anche parziale